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Si definisce qualità dell’aria negli ambienti interni, ovvero IAQ dall’inglese Indoor Air Quality, la “caratteristica dell’aria trattata che risponde ai requisiti di purezza. Essa non contiene contaminanti noti tali da arrecare danno alla salute e causare condizioni di malessere per gli occupanti. I contaminanti, contenuti sia nell’aria di rinnovo che in quella ricircolata in impianti aeraulici e HVAC sono gas, vapori, microrganismi, fumo e altre sostanze”.
Ogni fonte può generare:
Il problema della qualità dell’aria negli ambienti interni è da tempo oggetto di discussione, per le implicite ripercussioni che ha nell’aspetto socio-sanitario di ogni nazione. Se si considera che nelle società dei Paesi sviluppati la popolazione trascorre una parte rilevante del proprio tempo (più del 75%) all’interno di edifici o in altri luoghi confinati, si comprende perché il fenomeno dell’inquinamento indoor sia di primaria importanza nell’ottica di una effettiva tutela della salute umana.
Tra gli inquinanti di natura fisica che concorrono a compromettere la qualità dell’aria in un ambiente interno possiamo evidenziare sostanze radioattive in forma gassosa, come il radon, fibre minerali artificiali o silicati amorfi come lana di roccia, lana di vetro o filati di vetro e asbesto(amianto) e campi elettromagnetici non ionizzanti.
Tra i principali contaminanti chimici che hanno rilevanza dal punto di vista biologico per la qualità dell'aria negli ambienti interni, occorre ricordare i gas di combustione, il fumo di tabacco, particolato, i composti organici e in particolare composti organici volatili, la formaldeide e gli idrocarburi aromatici policiclici e gli antiparassitari.
L’Ozono e il particolato, chiamato anche PM10 o polveri sottili, sono inquinanti presenti all’aperto e negli ambienti chiusi o indoor.
L’impatto dell’ozono si aggiunge a quello del particolato, in quanto i due inquinanti non sono correlati e sono usati come indicatori indipendenti di qualità dell’aria.
Le prime fonti di inquinamento indoor sono le persone che soggiornano negli ambienti interni, infatti la maggior parte dei composti organici volatili, chiamati anche VOC dalla versione in inglese di "volatile organic compounds" viene emessa attraverso la respirazione e l’evaporazione di liquidi attraverso la superficie corporea.
La bonifica degli impianti aeraulici riguarda anche i prodotti della combustione in fase di vapore da composti organici volatili (VOC), come per esempio i residui del riscaldamento delle caldaie a cherosene e il fumo delle sigarette, che sono tra gli inquinanti chimici più diffusi negli ambienti interni.
La sanificazione e bonifica degli impianti aeraulici rimedia all’inquinamento dell'aria provocato da una grande varietà di contaminanti biologici presenti negli ambienti indoor. La legislazione italiana descrive con precisione gli agenti inquinanti di natura biologica e le patologie che possono provocare
Alcuni batteri sono causa di importanti malattie infettive e possono essere dispersi in modo uniforme nei nuclei di goccioline emessi da individui in un ambiente chiuso con un sistema di ricircolo. Inoltre esistono batteri clinicamente importanti come la Legionella che vivono nell'acqua ma possono essere trasmessi attraverso le vie aeree e causano gravi problemi respiratori a chi ne entra in contatto. Purtroppo l'Italia è il paese europeo in cui si ha il maggior numero di casi di infezioni da Legionella pneumophila. La valutazione del rischio legionellosi e la bonifica dell'impianto aeraulico contro il diffondersi del batterio per preservare dall'infezione le persone che vivono negli ambienti interessati.
Le patologie causate dall’inquinamento dell’aria da parte dei funghi sono di origine allergica ma è molto probabile che le proprietà tossigeniche dei funghi possano essere coinvolte tanto quanto le proprietà allergeniche. La sanificazione degli impianti di aerazione resta la migliore difesa della salute.